La Calabria non è solo Terra di Gaglioppo, di Magliocco di Greco o di Mantonico, sono presenti infatti, in % davvero bassissime, anche altri vitigni che possiamo definire sicuramente "autoctoni" in quanto coltivati fin dai tempi dei Greci, e in alcuni casi ancora a piede franco. Parliamo di uve sia esclusivamente Calabresi come MARSIGLIANA NERA, GUARNACCIA BIANCA, GUARDAVALLE, IL CALABRESE (detto anche Nerello Calabrese, che sarebbe l'antenato del Nero D'avola come hanno dimostrato studi scientifici) LO ZIBIBBO DI PIZZO PRESIDIO SLOW FOOD recuperato da Giovanni Benvenuto, sia di uve non espressamente e tipiche solo calabresi ma che troviamo anche in alcune regioni del sud Italia, dove nel corso dei Secoli adattandosi e integrandosi al territorio hanno assunto sfumature sicuramente uniche e tipiche regionali, come: ANSONICA, ALICANTE, IL NERELLO CAPPUCCIO E MASCALESE (da non confondere con il Nerello Calabrese) il quale, per i viticoltori della provincia di Reggio Calabria è l'autoctono per eccellenza.
In molti casi siamo di fronte a veri e propri miracoli della viticultura calabrese, in quando si parla di vitigni presenti in una sola vigna di un solo produttore, come la Marsigliana Nera e il Guardavalle che coltiva Santa Venere, antichi ceppi di Ansonica e Alicante che custodisce e coltiva Cataldo Calabretta, rivoluzionario del Cirò e Vice presidente del Consorzio Cirotano. Poi ci sono vitigni rarissimi portati alla massima eccellenza da pochi eletti come la Guarnaccia bianca, il Calabrese e il Nerello, sia Cappuccio che Mascalese. Insomma un patrimonio unico al mondo, da studiare e degustare comodamente nel tuo salone di casa grazie a questa WINEBOX che contiene già tutto quello che c'è da sapere e da bere sui vitigni autoctoni calabresi rarissimi da trovare. Parola del sommelier !!!