Filetti di limone candito ricoperti di cioccolato extra di Marano
Azienda: Marano
Provenienza: Amantea
Peso: 200 gr

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Azienda: Marano Fichi
Zona di produzione: Amantea (CS)
Peso netto: 200 grammi
Ingredienti: filetti di limoni canditi 70% ricoperti di cioccolato fondente extra 30%
Allergeni: solfiti, soia.
IL PRODUTTORE DICHIARA CHE IL PRODOTTO E' SENZA GLUTINE
La descrizione del sommelier
Una prelibata e deliziosa leccornia. Scorzette di Limone candito in filetti, ricoperti di cioccolato puro extra fondente. Un prodotto profumato dal sapore intenso, ispirato ai secolari frutti della nostra Calabria.
L'azienda
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Per saperne di più. Tra storia miti e leggende.
Il Fico è in assoluto una delle piante più antiche della storia. Le prime civiltà agricole in Mesopotamia, Palestina ed Egitto coltivavano il fico che si diffuse poi lentamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Qualche anno fa, dei ricercatori dell'Università di Harvard hanno scoperto, nei pressi del fiume Giordano, un sito archeologico chiamato Gigal. In questo villaggio abitato più o meno 11400 anni fa sono stati scoperti dei piccoli fichi e delle piccole parti di questo frutto, oramai completamente carbonizzate. Questo dimostra che il fico era coltivato molto prima di quanto si pensasse e circa mille anni prima di orzo e grano. Alla luce di questa scoperta si potrebbe dunque porre l'origine del fico in Medio Oriente, anche se, per altre fonti, il fico è originario dell'Asia Occidentale. In ogni caso, sicuramente, la sua origine è molto antica. Nella Bibbia, ad esempio, viene citato come il primo "vestito" della storia. Adamo ed Eva si "vestivano", infatti, di foglie di fico. In India il fico era l'albero sacro di Visnü e Shiva, poi divenne l'albero cosmico del Risveglio di Buddha. Anche per gli antichi egizi il fico era considerato un albero cosmico ed assimilato alla fenice e alla Rinascita di Osiride, il Sole. Era, in altre parole, l'Albero della Vita. In Grecia il fico è stato protagonista di moltissimi miti, anche loro lo consideravano un albero sacro ed attribuivano al dio Dionisio la nascita di questo albero. Platone era un grande amante di fichi e per questo motivo gli venne dato il nome di "mangiatore di fichi". Inoltre raccomandava di mangiare questo frutto poiché, secondo lui, aiutava a rinforzare l'intelligenza. A Roma il fico era sacro a Marte, vero fondatore della città eterna e padre, secondo la leggenda, di Romolo e Remo, che furono allattati dalla lupa all'ombra di un fico. In generale, per i romani, la pianta del fico era una pianta sacra come la vite e l'ulivo. Plinio sosteneva che mangiare fichi "rende più forti i giovani, aiuta la salute degli anziani e attenua le rughe". L'imperatore Augusto se ne nutriva insieme al formaggio e ai pesci, per Seneca, insieme al pane, costituivano un pasto intero. Citazioni sulla lavorazione dei fichi secchi si trovano nelle Satire di Orazio e in Columella, che ci ha lasciato un'autorevole opera di agraria. In generale, sia i greci che i romani, coltivarono intensamente il fico, soprattutto nelle regioni della vite, dell'olivo e degli agrumi, ovvero in Puglia, Campania, Sicilia e, ovviamente, in Calabria, dove tuttora la produzione è ben avviata ed in fase crescente, dove i contadini lasciano seccare al sole i fichi come facevano i popoli antichi che li hanno preceduti. Gli stessi fichi che i Fratelli Marano lavorano con cura e passione da tre generazioni, gli stessi fichi di qualche millennio fa.
Valori nutrizionali medi per 100 gr di prodotto
valore energetico 373 kcal
grassi 10,4 gr
di cui saturi 6,1 gr
carboidrati 65,5 gr
di cui zuccheri 64,4 gr
fibre 6,1 gr
proteine 1,2 gr
sale 0,54 gr
Scheda tecnica
- SELEZIONE
- Idea Regalo
- FAMIGLIA
- Fichi e leccornie
Frutta lavorata
Idee Natalizie - SPECIAL
- Idee Natalizie
senza glutine - PRODUTTORE
- Fichi Marano
- FATTO CON
- cioccolato da dopo cena
- PESO
- 200 gr
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