MICHELE RUPERTO, GIUDICE AL CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES 2023

IL MONDIALE 2023 RACCONTATO DA SEMPLICI PAROLE SUI CANALI SOCIAL DAL SOMMELIER MICHELE RUPERTO:
PRIMO GIORNO 11.05.2023:
Il CMB non è solo una competizione organizzata con una serietà e una professionalità incredibile, no. Il CMB è un contenitore di menti brillanti, scelte con molta attenzione, il CMB è un occasione incredibile per conoscere persone di un certo spessore a tutti i livelli del settore del vino internazionale. Stringi amicizie che mai avresti immaginato, il CMB è un occasione di crescita che non ha prezzo, e la loro capacità di mettere insieme le persone giuste, che creano subito feeling, mi sorprende tantissimo! Ma veniamo alla prima giornata, che è iniziata con una masterclass sul mondo enologico della Croazia, e in particolare sulla penisola di Istria. In Croazia troviamo oltre 17.000 ettari di vigneto, si producono in totale poco più di 500 mila ettolitri di vino, di cui il 70% bianco e per il 30% rosso. La bacca bianca più coltiva come superficie vitata è il riesling italico con una superficie di 4347 ettari, mentre quella più nota e conosciuta è la malvasia istriana con una superficie di 1555 ettari, che pare sia un uva nata qui, senza nessun parente alle spalle. La bacca rossa più nota, tipica e caratteristica di questi luoghi, invece è il terrano con solo 232 ettari coltivati. Qui il vino si fa da migliaia di anni, e un pò come in Calabria, solo negli ultimi 10/15 anni stanno nascendo tantissime piccole cantine che si dedicano al recupero e alla sperimentazione dei vitigni autoctoni. Veniamo alla penisola di Istria: qui troviamo un clima mite, tutto l'anno, con assenza di gelate ma ottime escursioni termiche. L'Istria ha una superficie vitata di 6.151 ettari e qui le uve godono dei venti alpini che incontrano quelli mediterranei: Bora vento freddo dal nord, maestrale brezza che viene dal mare, e jugo vento caldo e umido dal sud. Tutto questo mix disegnato e donato dalla natura regala vigne in salute e uve sane, con pochissima presenza di malattie e quindi pochi interventi in vigna. Qui tutto è in stile biologico. I terreni in Istria hanno una base rocciosa carsica, e troviamo 4 tipologie di suoli: i due principali rosso e bianco e poi in minoranza grigio e nero. In linea generale dovete sapere che la terra rossa (con ricchi sedimenti di ferro ossidato) dona vini pieni e intensi, mentre la terra bianca dona vini più freschi e aromatici. Oggi ho provato 30 vini circa, le etichette sono in foto, e come ci è stato spiegato, il rosso da uve terrano è un vino molto particolare, lontano dal luogo comune di bere rosso, ecco perché il consiglio è quello di avere un approccio senza giudizio ma semplicemente con la curiosità di bere un vino tipico di un luogo diverso e lontano da noi. Tannini scalpitanti e vivacissima acidità sono alla base di un sorso ricco di minerali e tanto frutto rosso croccante. La malvasia invece, decisamente più intrigante e affascinante, grazie all'introduzione della tecnologia, si fa spazio nella versione secca tralasciando sempre più il vino dolce. La prima traccia scritta di questa bacca bianca risale al 1385, è stata sempre chiamata malvasia bianca ma solo dalla metà del XX secolo, scoprendo appunto che si trattasse di una bacca a se, fu chiamata malvasia istriana. Ne ho bevute di buonissime, le versioni più giovani non affinate in legno, regalano un olfatto complesso e ampio, con molte sfaccettature, il sorso in generale è teso, deciso, secco, con una parte pseudocalorica davvero notevole. Vini msi banali. Vi invito a cercare qualche bottiglia e studiare bene questa zona, resterete fulminati! Bene, detto questo, spero che queste mie poche righe vi abbiano regalato un pò di sapere in più cosi come il CMB l ha donato a me. C'è una cosa che ripeto e sottolineo da anni: il vino, come poche altre cose al mondo, è in grado di elevare ed esaltare uno dei valori più importanti dell'uomo, la condivisione. È solo attraverso la condivisione e il confronto che si cresce e s'imparano cose nuove. Condividete, quel che il vino vi dona, perché tutti possiamo insegnare qualcosa a qualcuno. Cin Cin amici e colleghi del mondo del vino!!
SECONDO GIORNO 12.05.2023:
TERZO GIORNO 13.05.2023
Ed eccoci per un breve riassunto anche del terzo giorno del CMB sui vini bianchi e rossi provenienti da 45 paesi. La giornata è iniziata con la seconda sessione di assaggio, sono tre quelle previste nei 4 giorni del concorso. 45 i vini assaggiati dalla mia commissione in questo terzo giorno, divisi in 4 batterie: la prima con 15 bianchi e poi tutti rossi, la seconda da 6 etichette, la terza da 10 e l ultima da 14. Che vini ci sono capitati? Allora: prima batteria 15 bianchi monovitigno da sauvignon blanc del sud Africa, e quando lo abbiamo scoperto dopo la degustazione siamo rimasti a bocca aperta, non tanto per le versioni in acciaio ma per quelle affinate in legno grande, davvero ottimi vini. Nella seconda batteria da 6 etichette ci sono capitati 6 merlot del Marocco, e poi a seguire 10 etichette di rossi francesi della Vallée du Rhône, batteria non semplice, vini che poi abbiamo visto essere blend di diverse uve tra cui grenache noir, carignan, counoise, mourvèdre, terret noir e syrah. Per finire, l ultima batteria con 14 vini da cabernet sauvignon del Messico, qui la sorpresa per tutta la commissione perchè abbiamo avuto la fortuna di bere grandissimi vini in gara. Finita la sessione di assaggio, dopo il pranzo, divisi in piccoli gruppi, siamo ritornati a far visite alle cantine del territorio. A me è toccato andare a Visignano d'Istria, un comune di 2200 abitanti non lontano da Parenzo e non lontano dal mare. Appartenne alla Repubblica di Venezia dal 1278 al 1797. Tante le persone in Croazia che parlano italiano (è la seconda lingua parlata) nonchè tanti i nomi e i cognomi italiani. Saliti al centro storico abbiamo incontrato 10 produttori del luogo, tutti ottimi vini ma uno solo mi ha colpito molto e con lui mi sono fermato a parlare tanto. Qui si trova la famiglia di Piero Poletti (classe 63) dove, da oltre 180 anni, la sua famiglia produce vino e coltiva la vite. La cantina si trova a 240 metri s.l.m., gode di clima mite, assenza di gelate, discrete escursioni termiche a seconda dell'annata, pochi trattamenti in vigna per via della buona salute dell'uva grazie appunto alla posizione strategica della tenuta. Interventi in cantina minimi, correzioni zero, solfiti molto bassi. Solo da pochi anni usa il lievito indigeno del luogo, che dopo studi scientifici fatti in Italia, questo ceppo del luogo ha dimostrato grandi potenzialità, abbandonando così i selezionati. Imbottiglia solo 25.000 bottiglie l'anno che vende tutto in Croazia. Una cantina che ha colpito molti degustatori e non solo me, vi consiglio di provarla se capitate da queste parti, in Italia purtroppo non è presente. Ho provato la malvasia d'Istria, il terrano, e poi un rosè, da moscato rosa, vinificato secco, che ci ha lasciati senza parole! Terminata questa visita siamo stati trasferiti a Svetvincenat per visitare e cenare nel castello della famiglia Morosini-Grimani. Sanvincenti (in croato istriano Savičenta, in croato ufficiale battezzato in Svetvinčenat) è un comune istriano di 2.300 abitanti, situato nella parte centro-meridionale dell'Istria. Il castello fu costruito dalla famiglia nel XIV secolo e poi ricostruito nel 1589 a seguito di un incendio. Anche in questo comune i segni lasciati dal dominio della Repubblica di Venezia sono ancora presenti, di fronte abbiamo visto una piccola chiesa costruita su stile veneziano molto bella. La giornata non poteva che finire con un giro di gin tonic rigorosamente istriano con nuovi e preziosi amici che il CMB ti dona senza chiederti nulla in cambio! Amici con i quali spero si possa tornare presto a parlare di vino calabrese! A domani con il racconto dell'ultima giornata... to be continued...
QUARTO GIORNO 14.05.2023
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