Proprietà Polline di Api | vendita online

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CHE COS'E' IL POLLINE DI API?
Il polline è una sottile polvere presente sui fiori ed è il mezzo che ne permette la fecondazione, tramite l’intervento degli insetti, in particolare le api. Rappresenta, anche, il nutrimento della covata nell’alveare, trasportato dalle api bottinatrici le quali, prima di passare da un fiore all’altro, lo immagazzinano, lo umidificano e lo trasportano all’interno dell’arnia. Qui, raggiunta la giusta maturazione, viene consumato dalle api nutrici e dalle larve. Si tratta, infatti, di un alimento proteico e benefico, motivo per cui gli apicoltori si sono inventati una “trappola” per il polline d’api, che permette di intercettarne una parte: così ai preziosi insetti non manca il nutrimento e all’uomo viene data la possibilità di godere delle sue proprietà. Scopriamole, a partire da un’analisi del contenuto nutrizionale del polline d’api.
POLLINE DI API: UN RICOSTITUIENTE NATURALE
I singoli granuli di polline d’api sono delle miniere d’oro, dal punto di vista nutrizionale. Infatti, contengono tutti gli elementi necessari alla salute dell’organismo e allo sviluppo psico-fisico, come dimostra il fatto che le api lo scelgono come nutrimento d’eccezione. Vediamo quali sono le caratteristiche chimico-fisiche del polline d’api, tenendo conto che la sua composizione varia a seconda dell’impronta genetica di ciascun fiore.
UN ALIMENTO COMPLETO
Possiamo dire che il polline d’api è un alimento completo poiché contiene proteine, vitamine, grassi, aminoacidi, fibre, enzimi, carboidrati, tutti assimilabili dall’uomo. In particolare: fosforo, magnesio, potassio, manganese, silicio, rame, ferro, zinco, sodio, cromo, calcio, vitamine (tutte tranne B4 e F, composta da acido linoleico, acido alfa-linoleico e acido arachidonico), tutti gli 8 aminoacidi essenziali per l’uomo (similmente alla quinoa), enzimi, sostanze antiossidanti. È facile, quindi, capire perché il polline d’api sia considerato un “antibiotico naturale”, come avviene per l’aglio. Approfondiamone proprietà e benefici.
BENEFICI E PROPRIETA' DEL POLLINE DI API
Il polline d’api contiene un patrimonio nutritivo quasi ineguagliabile: un cucchiaio è in grado di coprire, ad esempio, il fabbisogno vitaminico di una persona (eccezion fatta per le vitamine F e B4), motivo per cui è un ottimo alimento per evitare carenze. La presenza di tutti gli aminoacidi essenziali, oltre a venti dei ventidue alfa-amminoacidi di interesse alimentare, lo rende un integratore prezioso poiché queste sostanze svolgono importanti funzioni, tra cui la sintesi proteica e ormonale, la produzione di energia e la trasmissione di impulsi nervosi. Il polline d’api, inoltre, contiene glucosio e fruttosio i quali, in sinergia con gli altri elementi, lo rendono una sostanza altamente energetica e tonica, utile sia per il corpo, sia per la mente, nei momenti di forte stanchezza. Ma vediamo più nel dettaglio tutte le proprietà.
PROPRIETA' ADATTOGENE DEL POLLINE DI API
Il polline d’api è una sostanza con virtù adattogene, ovvero, è in grado di ridurre l’impatto di stress e agenti nocivi, migliorando la risposta dell’organismo ad eventi stressanti di varia natura: patologie, stili alimentari errati, stanchezza, stress emotivo. In particolare, il polline comporta benefici in quanto: combatte le carenze vitaminiche, rafforza il sistema immunitario, combatte stanchezza e stress, migliorando le funzioni intellettuali, ha proprietà antiossidanti e contrasta i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento, svolge un’azione stimolante del metabolismo, è benefico per la flora intestinale, agisce da antibiotico naturale prevenendo e contrastando gli stati influenzali, combatte l’anemia. Occorre precisare che non esistono ancora evidenze cliniche degne di nota sui benefici del polline d’api, tuttavia, molti sono gli studi sperimentali o condotti su animali, che stanno riscontrando performance positive.
COME CONSUMARE IL POLLINE DI API E QUALI CONTROINDICAZIONI HA
Il polline è considerato un integratore eccellente, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana. Si può utilizzare a colazione per arricchire uno dei tanti tipi di yogurt o il latte; tuttavia, il consiglio è quello di consumarlo la mattina, a digiuno. Generalmente la dose giornaliera è pari a un cucchiaio, da masticare bene, protraendo l’assunzione per circa un mese e ripetendola, eventualmente, più volte all’anno in concomitanza con i cambi di stagione. Il polline d’api può provocare reazioni allergiche in persone predisposte, attraverso prurito, arrossamenti, problemi respiratori, gonfiore della lingua o vomito. Se assumete polline d’api per la prima volta, il consiglio è quindi di iniziare con una dose bassa (la punta di un cucchiaino), da masticare molto bene, anche per facilitarne la digestione. Esiste, inoltre, una piccola parte della popolazione intollerante al polline che sviluppa effetti collaterali soprattutto a livello intestinale, con conseguente cattiva digestione o diarrea. In tutti questi casi il polline d’api, come qualsiasi altro alimento non “accettato” dal nostro organismo, andrebbe eliminato dalla dieta. Infine, salvo diverse indicazioni del proprio medico, il polline d’api va evitato in età pediatrica, in gravidanza e allattamento.
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