Vino in Anfora prodotto in Calabria nel sud Italia

Nel sud Italia, è precisamente in Calabria, si producono e si affinano grandi vini in anfora partendo dai vitigni autoctoni calabresi. Scopri la ricca selezione dei vini calabresi fatta dal sommelier di Calabria Gourmet, proponiamo in vendita online, e ad ottimi prezzi, oltre 500 vini calabresi, tra cui quelli lavorati in anfora. I vini lavorati in anfora in Calabria iniziano a muovere i primi passi con estrema timidezza dopo il 2010, e tutt'oggi sono ancora pochissimi quelli che stanno lavorando questo antichissimo contenitore, ottenendo non sempre ottimi risultati, ecco perchè ho selezionato solo quei vini che ritengo siano degni di appartenere a questa categoria, i vini della cantina ASPROMONTE VINI.
Nella storia si hanno tracce di questi contenitori di argilla usati per la lavorazione dell'uva che risalgono a oltre 8000 anni fa, periodo in cui in pochissimi altri posti nel mondo venivano prodotti gli antenati dell'attuale vino, tra cui l'antica Terra di Calabria (Enotria) con il suo Krimisa prodotto a Krimissa dagli Enotri prima e dai Greci e Romani dopo. Anticamente quindi la vinificazione avveniva esclusivamente in anfora, non esisteva ne il legno ne l'acciaio, oggi la vinificazione in anfora sta tornando a farsi spazio accanto a quella in legno, acciaio e cemento. La storia della vinificazione in anfora, come dicevamo è antichissima, tracce di resti di uva sono stati fatti risalire a oltre 8000 anni fa grazie alle analisi al carbonio, in Georgia venivano creati e usati i "qvevri" georgiani, celebri recipienti in terracotta che venivano utilizzati per la produzione e il trasporto del vino in tutto il mondo. Con la diffusione della vitivinicoltura, e parallelamente dei nuovi materiali per la vinificazione, le anfore hanno iniziato lentamente a scomparire dal panorama, rimanendo in uso solo nella sua patria, in Georgia. Con il tempo alcuni produttori hanno deciso di riprovare ad utilizzare le anfore in terracotta per la produzione dei loro vini, e man mano la vinificazione in anfora sta riprendendo piede. Le anfore nella produzione di vino, mostrano una serie di pregi ineguagliabili dagli altri materiali; sono infatti porose e permettono una micro ossigenazione simile a quella del legno, ma senza la cessione di sapori di alcun tipo.
La mia prima esperienza con un vino lavorato in anfora, un po' penso per tutti i sommelier professionisti, è stata con i grandi vini di GRAVNER che in Italia è stato il primo (e tra i pionieri in Europa) a ritornare e questo antichissimo materiale. Consiglio a tutti di bere una bottiglia di questa cantina friulana, vi permetterà di avere un metro di misura chiaro per dare un punteggio più preciso a tutti i vini in anfora che berrete, compresi quelli calabresi!
A Pasquale Polifroni, titolare della cantina Aspromonte Vini di Ciminà (RC), pioniere della lavorazione dell'uva in anfora in Calabria, ho rivolto alcune domande che condivido con voi. Le sue anfore provengono direttamente dalla Giorgia ed è davvero un grande esperto in questa materia, vi consiglio di andarlo a trovare.
D. Quando e perchè hai deciso di usare le anfore? E come ti è nata questa passione ?
R. L’idea di avere le anfore in cantina è nata nel momento in cui mi sono posto il quesito di quale contenitore avrei usato per affinare i miei vini. Ho scelto le anfore principalmente perché permettono come le barriques una microssigenazione molto utile al vino in questa fase, ma a differenza del legno non cedono nessun tipo di aroma o sentore. L’anfora ha il vantaggio dell’acciaio di non cedere niente al vino e quello del legno di far respirare il vino.
D. Cosa pensi di ottenere sui vitigni calabresi, e cosa hai già ottenuto, usando l'anfora per la sua lavorazione?
R. L’uso dell’anfora si coniuga anche con l’obiettivo di valorizzare i vitigni che coltiviamo nelle nostre vigne. La valorizzazione del Mantonico, del Greco Nero e del Magliocco è uno degli obbiettivi del nostro lavoro, e l’uso dell’anfora si sposa bene con questo obbiettivo. L’affinamento in un contenitore inerte permette di proporre un determinato vitigno così per come è senza l’interferenza del legno.
D. I vitigni autoctoni calabresi si esprimono in maniera diversa se lavorati in anfora? Cosa si deve aspettare il consumatore?
R. Le anfore che usiamo noi sono anfore TAVA di concezione moderna, non ossidativi e rispettosi del profilo aromatico dei diversi vitigni (non cedono ne sostanze aromatiche ne metalli pesanti). Essendo composte da un impasto argillo-ceramico possono essere cotte a temperature più alte della semplice argilla. Il risultato è una grana fine a bassa porosità che apporta al vino una quantità di ossigeno paragonabile a quella apportata dal legno di pari dimensioni.
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