
Caciocavallo di Ciminà semistagionato mezza forma 600gr di La Collina Verde
Azienda: La Collina Verde
Provenienza: Brancaleone
Peso: 600 gr
Azienda: Casa Comerci
Provenienza: Vibo Valentia
Annata: 2021
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Scheda tecnica del vino
Tipologia: vino bianco fermo senza solfiti stile orange
Denominazione: Calabria IGT
Provenienza: Limbadi (VV)
Produttore: Casa Comerci
Vitigni: greco bianco 100%
Formato: 75 cl.
Alcool: 12%
Annata: 2021 vino longevo
Consumo ideale: entro la fine del 2030
Vigna: Limbadi (loc. S. Andrea) 250 mt s.l.m
Suolo: Sabbioso - Limoso
Vinificazione e Affinamento: Pigiadiraspatura e pressatura soffice Fermentazione a temperatura controllata 21°C con lieviti indigeni per 70 giorni. Maturazione in acciaio inox per 6 mesi Affinamento in bottiglia per 2 mesi
Struttura: di ottima struttura
NOTE: SENZA SOLFITI AGGIUNTI (come dichiarato e scritto in etichetta dal produttore)
Altre info utili
Superfice vitata: 9 ettari
Sesto d'impianto: 2.50 mt x 0.80 m
Ceppi per ettaro: 5.000
Esposizione: Direzione filari Est-Ovest (S. Andrea)
Sistema di allevamento: Guyot mono-laterale (4-5 gemme per tralcio, con contenimento della produzione)
Resa per ettaro: 9.000 kg
Raccolta: manuale
Bottiglie prodotte circa ogni anno: 1.100
La descrizione del sommelier
Un orange wine non è tipico in Calabria, ma il desiderio di spingersi sempre oltre da parte dei produttori oggi ci permette di apprezzare ancora di più i vitigni calabresi, perché è grazie a queste prove di coraggio che una bacca bianca come il greco può scendere in campo mostrando tutta la sua bellezza. Prima annata per questo vino che ha dato vita a poco più di mille bottiglie dopo una macerazione di 70 giorni con le bucce, annata perfetta, uva sanissima che nasce da agricoltura biologica (vera!) e rese molto basse.
Passiamo all’analisi.
Il colore è molto raro, oggi assistiamo a colori quasi calibrati, precisi, standardizzati, perché è inutile, il business è business, e nessuno di noi andrebbe avanti nell’assaggio di un liquido o di un solido se il colore non è invitante. Questo vino però non è solo invitante nel colore ma anche unico, perché ti invita a fissarlo, in silenzio, come una grande opera, e in base a come entra la luce nel bicchiere i riflessi cambiano, le tonalità partono da un cuore ambra pieno e lucente fino a riflessi ramati e dorati ben marcati. Parto volutamente con una temperatura di servizio errata di 6 gradi, per godermi l’apertura, avere tempo di poter leggere con calma i suoi spartiti e avere conferma che questi vini vanno bevuti tra i 12 e i 14 gradi. Il naso lo dovete immaginare come se steste seduti su una zattera in mezzo all’oceano con ai vostri piedi fiori, frutta e qualcos’altro, si perché il direttore d’orchestra è il mare, le note che cantano la sua musica sono minerali, iodio, pietra focaia, gesso, scheletri marini e salsedine. Ma le grandi opere musicali sono sempre accompagnate da piccole note incredibilmente basse ma emotive che rendono il tutto suggestivo e perfetto, ed è qui che entrano in scena, con l’aumentare della temperatura, impercettibili note di camomilla essiccata, felce, incenso, eucalipto, dragoncello, nespolo, frutta matura disidratata a pasta gialla, miele di sulla, pesca sciroppata, biancospino, intrecci solari di fiori di campo e fiori gialli, sbuffi di pepe bianco Muntok, salvia, resina di pino, e probabilmente, voglio azzardare, stupirà con il tempo concedendo anche terziari.
Andiamo al sorso. Ricordate la zattera? Volume, materia e freschezza suonano una danza dai ritmi altissimi, in bocca è come bere acqua marina, scioccante per la sua parte salmastra, amplificata da una indomabile acidità che inebria continuamente tutto il palato e invoglia a bere. Un’onda maestosa senza cedimenti tiene il passo con la sua potenza pronta a distruggere ogni cosa che incontra sulla sua strada, superando i 60 secondi di piena persistenza. Sorso pulito, netto, calibrato come un cazzo di cecchino. E’ scontata ma ben estratta la parte polifenolica che da armonia, o almeno ci prova, favorisce il sorso, e cerca di tenere testa per i primi 20 secondi ma poi cede e boom… il mare si riprende quello che è suo. Un finale decisamente salato, ma ogni onda che si abbate sulla scogliera poi si ritira ed è in quel momento che risalgono con coerenza nel retro-olfatto tutte le sensazioni olfattive. Un vino pronto ma che incuriosisce molto nella sua evoluzione, chissà tra un anno come sarà (se ne resterà qualcosa), per ora godiamocelo così… con i suoi 12 gradi alcol e un’armatura da vero cazzuto!! Giù il cappello e complimenti per questa impresa a Casa Comerci. Se fosse un libro il titolo sarebbe: un viaggio sensoriale alla scoperta della Calabria perduta.
Consigli del sommelier
Un bianco da meditazione, o comunque per percorsi non troppo pieni, cercate di far restare protagonista il vino, eabbinateci piatti di mare con buona tendenza dolce, non andate sul salato e stupite gli amici con abbinament piu spinti su suppe di mare, carne bianche, fritti, formaggi di alpeggio a pasta molle.
Pronto da bere subito ma se riposa in bottiglia saprà sorprenderti molto di più
Temperatura di servizio consigliata: 10/12 gradi
Bicchiere consigliato: calice con apertura ampia
Idea regalo: per ogni occasione anche se è preferibile regalarlo a chi intende.
L'azienda
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